Non tutti hanno compreso a fondo a cosa serve un activity tracker e perché usarlo. In effetti, il potenziale di questo utile dispositivo elettronico per monitorare i propri parametri vitali durante l’attività fisica è ancora sottovalutato e non sfruttato appieno. Spesso ci sfugge il controllo del proprio stile di vita, sia che si faccia o non si faccia sport, si arriva a sera senza contare le calorie bruciate, l’accumulo di stress che può pesare sul proprio metabolismo anche in base all’attività lavorativa e al tipo di alimentazione. Per non farsi sfuggire il ‘report’ delle proprie attività quotidiane in termini di valori che si riflettono sui parametri corporei, l’activity tracker è lo strumento giusto in grado di monitorare dalla frequenza cardiaca alle calorie assorbite o bruciate nel corso della giornata, aiutandoci a fare una sorta di auto-check up in grado di vigilare sulla propria salute.

Compito dell’activity tracker è proprio quello di tenere traccia delle proprie attività registrando un database di valori sensoriali, impossibili da memorizzare in altro modo. Per far sì che il dispositivo registri i dati occorre portarlo dietro in ogni circostanza, in questo senso lo strumento si caratterizza come un orologio da polso in grado di captare ogni frequenza e movimento. Questa necessità fa sì che l’activity tracker, indossato a vista, assuma le sembianze di un accessorio di tendenza in grado di valorizzare il proprio outfit. Pur avendo le sembianze di un simil-orologio, l’activity tracker si differenzia in modelli molto diversi fra loro, suddivisi per tipologia e prezzi, più o meno accessoriati e di qualità variabile a seconda del proprio budget.

A condizionare il valore del dispositivo incide anche il grado di precisione nelle misurazioni. Non esiste un activity tracker in grado di monitorare ogni parametro con precisione millesimale al 100%, ci sono però strumentazioni che si avvicinano alla perfezione e altri che si discostano in modo più o meno sensibile dal valore reale, pertanto più che di dato oggettivo è meglio parlare di approssimazione più o meno realistica. Ad esempio, il dispositivo sarà in grado di effettuare un conteggio passi se non preciso al mille per mille quantomeno approssimativo, così per il monitoraggio del sonno, in modo da trovare un buon compromesso in grado di garantire stime quanto più possibile affidabili.