Sempre più locali pubblici si servono di stufe a fungo, che stanno espandendo a macchia d’olio la loro diffusione non soltanto ad uso privato. Particolarmente utili e funzionali soprattutto per chi non vuole rinunciare a vivere all’aperto anche nella stagione fredda fruendo di spazi riscaldati outdoor, queste decorative stufe sono in grado di climatizzare ogni tipo di ambiente esterno, dando la sensazione di riscaldarsi alla fiamma di un falò. Ma è vero che i funghi riscaldanti, alimentabili sia gas che a corrente elettrica, vanno bene solo per gli spazi esterni perché necessitano di ventilazione e non dentro casa?
Sì e no, nel senso che questa regola vale per i modelli che si alimentano con il Gpl, un tipo di gas che produce fumi nocivi per la presenza eccessiva di monossido di carbonio e che quindi impone l’utilizzo di queste stufe solo all’esterno. Sempre in relazione al Gpl va detto che i funghi che lo usano come comburente non possono essere installati in ambienti seminterrati, proprio perché questo tipo di gas è più pesante dell’aria e potrebbe rappresentare un rischio. Fatta eccezione per questa tipologia di stufe a Gpl, però, nulla vieta che i funghi riscaldanti possano essere usati anche fra le mura domestiche. Infatti la legge prevede che questi apparecchi, purché elettrici, possano essere usati anche in luoghi chiusi e al coperto. Rispetto ai funghi riscaldanti a gas, i modelli elettrici sono più costosi, ma in compenso offrono la possibilità di un allestimento anche in ambito domestico.
Quanti funghi servono per un riscaldamento adeguato? Dipende dalla metratura dell’area da riscaldare, ovviamente, ma anche dal modello di stufa. Ognuna, infatti, ha un potere riscaldante diverso, che può essere verificato consultando la scheda tecnica del prodotto. Invece di portata, in alcune schede, è riportato il dato che indica la superficie di riscaldamento di quel dato modello. Oltre al fatto di poter installare i modelli a gas solo fuori o in spazi dove c’è un’adeguata ventilazione, i produttori devono seguire determinate norme. Una di queste riguarda il bruciatore che dev’essere a un’altezza non inferiore a 2 metri da terra e senza la presenza di persone o barriere nel raggio di 60 centimetri. Altre curiosità nelle FAQ sui funghi riscaldanti.